lunedì 25 aprile 2016

Le recensioni di EliBì: La gabbia di seta

Buongiorno e buon 25 aprile amici, come già anticipato in un precedente post le mie non sono recensioni professionali, ma riflessioni su alcune letture. Leggo molto e, da quando mi sono convertita quasi del tutto al digitale, leggo anche di più perché il kindle è sempre in borsa, pesa poco e, con centinaia di libri all'interno, mi permette di scegliere la lettura più adatta al momento, allo stato d'animo e al tempo a disposizione, per non parlare del fatto che leggo parecchio la sera e per questo l'e-reader è una manna dal cielo.

Tanti i bei libri letti in quest'ultimo periodo e di cui mi piacerebbe parlarvi per condividere con voi le mie impressioni, lasciando, perché no, spazio al confronto, ma non sempre riesco a trovare il tempo di recensirli qui sul blog. Stamattina però mi sono svegliata presto e approfitto volentieri di una pausa dalla scrittura per parlarvi dell'ultima lettura, un libro terminato poche ore fa.

A volte le pubblicazioni indipendenti riescono a stupire con delle autentiche perle e questa, a mio avviso, lo è.

Allora scheda tecnica e recensione personale!

La gabbia di seta - Giordano Alfonso Ricci


Titolo: La gabbia di seta
Autore: Giordano Alfonso Ricci
Venduto da: Amazon Media EU S.à.r.l.
Genere: Erotico
ASIN: B01EGPPI0G
Formati disponibili: e-book e cartaceo
Prezzo: e-book € 2,99 - cartaceo € 13,49
Pagine: e-book 244 - cartaceo n.d.
Link per l’acquisto: http://goo.gl/EGWMMO

Sinossi: Maurizio è un giovane architetto alle prese con la grande crisi economica e che decide di accettare a malincuore il lavoro nello studio professionale di Maura per dare una svolta alla propria carriera.
Maura è il suo mentore da sempre ed è una donna affascinate e decisa ma anche la madre della sua compagna Chiara.
Durante l’estate si svilupperà un gioco erotico di attrazione che finirà per travolgere le costruzioni etiche sulle quali Maurizio ha basato la sua vita. Quando si accorgerà di non poter più governare il gioco di sesso ed erotismo nel quale è entrato, scoprirà di essere prigioniero in una gabbia di seta dalla quale cercherà di uscire anche ribaltando i suoi principi.
L’inverno trasformerà le sue convinzioni e metterà in crisi il suo mondo
E’ una storia di eros e di passioni, che offre uno spaccato di falsità ed inganni negli otto mesi che cambieranno la vita di Maurizio.

La mia recensione


Di recente ho abbandonato un po' le letture erotiche e scrivo anche meno di erotismo rispetto al passato perché, mio gusto personale, trovo che ci sia una sorta di omologazione. Leggo di lamentele a proposito del fatto che le storie siano tutte uguali, ma poi in fondo sono proprio quelle trame tutte uguali quelle che i lettori cercano, almeno così sembrerebbe a dare uno sguardo alle classifiche di Amazon o a leggere pareri nei blog e nei gruppi sui social.

"Fatto è che sono prigioniero e nessuno ha le chiavi per farmi uscire… nessuno. Solo io posso rintracciare, frugando, scavando rovistando tra le cataste di macerie della mia vita gli strumenti o le chiavi per aprire i cancelli di seta. Ma è quello che voglio?"

Non amo i cliché, il troppo dolce e la ricerca di situazioni sempre più inverosimili nel tentativo di inseguire una originalità che finisce per diventare la solita minestra riscaldata perché, se da un lato è vero che un libro deve far sognare, dall'altro mi colpisce chi riesce a esprimere se stesso/a attraverso la scrittura, chi mostra quel guizzo di originalità che a volte faccio proprio fatica a scovare.

In questo libro c'è una storia in cui l'eros e i sentimenti si intrecciano in maniera del tutto diversa dal solito, uno spaccato di vita dal punto di vista di Maurizio, il protagonista, che ci conduce nei meandri della mente maschile fornendoci diverse chiavi di lettura di quella che è la psicologia e l'introspezione di un uomo, in fondo un uomo qualunque che, suo malgrado, si trova ad una svolta cruciale della propria vita, pur senza esserne del tutto consapevole al momento in cui gli avvenimenti si dipanano.


L'autore riesce a tessere la sua tela in maniera esperta e il lettore, pur consapevole di questo, non può evitare di restarne sedotto, fino al punto di restarne intrappolato. Il sesso è un mezzo e non un fine ed è descritto in maniera diretta, senza inutili fronzoli, ma anche senza mai scadere nella volgarità, alternando scene descrittive a momenti di voyerismo puro, quando l'autore pone sotto la lente del microscopio l'erotismo maschile come uno scienziato fa con un moscerino. Il tutto condito con momenti di dissacrante ironia che mi hanno strappato più di una risata.

Il mio parere è senza dubbio positivo e la lettura di questo romanzo consigliatissima. Se qualche appunto c'è da fare è solo per qualche svista in fase di revisione, ma dal mio punto di vista queste non influiscono sulla solidità della trama, sulla perizia nella descrizione dei personaggi e sullo stile originale della narrazione. Cinque stelle strameritate!

Alla prossima lettura! Con il cuore, sempre <3

Elisabetta Barbara De Sanctis   





domenica 24 aprile 2016

Collaborazioni: Case Editrici

Se siete titolari di una Casa Editrice NO EAP, cioè non a pagamento, contattateci per essere inseriti in questo nostro spazio.

Elenco Case Editrici non a pagamento (in ordine alfabetico)


Butterfly Edizioni

Butterfly Edizioni nasce il 10 gennaio 2011 grazie alla passione di Argeta Brozi, è la seconda casa editrice più giovane d'Italia e intende valorizzare le Opere di emergenti ma dà spazio anche a scrittori noti.

Butterfly Edizioni è una casa editrice innovativa, giovane e dinamica: intende sostenere lo scrittore nei vari passaggi dalla pubblicazione alla promozione e, nello stesso tempo, vuole mantenere prezzi dei libri agevolati per i lettori.

Butterfly Edizioni crede nella sinergia tra le due parti, editore e autore, nel lavoro di gruppo, perché "da soli si va veloci, ma insieme si arriva lontano."

Una casa editrice solitamente si occupa di pubblicare libri, noi ci occupiamo di pubblicare libri di grande qualità a un piccolo prezzo!

Questo il nostro sito: Butterfly Edizioni










Women in Write vuole essere uno spazio in cui convergono tutti i professionisti che ruotano intorno al mondo dei libri, una sorta di banca dati dove reperire informazioni in maniera completa. Non è una vetrina a pagamento, non riceviamo alcun compenso per le segnalazioni, ogni professionista può proporsi liberamente. Allo stesso modo non possiamo garantire per coloro che troverete indicati nelle varie sezioni, anche se chiediamo alcune righe di curriculum professionale e lo indichiamo vicino al nome, così che la scelta possa essere effettuata al meglio.    

lunedì 18 aprile 2016

Incontri con l'autore... ma anche con l'editore: intervista a Argeta Brozi

Buon giorno amici, confesso che oggi ero fortemente indecisa sul titolo da dare a questa intervista. Cerco infatti di far sì che il titolo sia sempre simile per ogni rubrica, così nel tempo vi sarà più facile individuarli, anche nelle apposite sezioni del blog. E quelle sezioni prevedono gli incontri con l'autore e gli incontri con l'editore. Che fare quando la nostra ospite è entrambe le cose? :-)

Sì, perché oggi ho l'onore e il piacere di avere qui con me, a Women in Write, Argeta Brozi, bravissima e nota scrittrice, nonché titolare della Butterfly Edizioni e io sono davvero felice di averla ospite sul nostro piccolo blog, tanto che vorrei tenerla qui tutto il giorno e rivolgerle mille domande, ma credo che ciò non sia possibile. O forse sì? Ecco, ci provo e vediamo che succede! :D

A parte gli scherzi, ho avuto il piacere di conoscere Argeta virtualmente, su facebook, dopo aver letto un suo libro e chissà che magari prima o poi non ci si incontri a qualche evento, ne sarei veramente felice perché, per quanto si tratti di una conoscenza virtuale, questo non la rende meno reale. Impossibile non ammirare una donna che, nonostante la giovane età, è già un nome affermato nel mondo editoriale, sia come scrittrice che come editore e una delle cose che mi ha impressionata fin da subito, lo confesso, è il suo modo di essere, dolce e disponibile, ma allo stesso tempo grintosa e determinata, oltre alle sue capacità manageriali, soprattutto nell'ambito del marketing editoriale.

Ma adesso, sorseggiando una tazza di caffè e sbocconcellando qualche pasticcino, ve la presento, anche se molti di voi la conoscono già.

Ciao Argeta, benvenuta sul nostro blog Women in Write. Scrittrice, titolare di una Casa editrice e… chi è Argeta quando non scrive o non è impegnata come imprenditrice? Quali sono le tue passioni?

Ciao a tutti e grazie dell'invito! Forse sono in pochissimi a sapere che oltre a scrivere e leggere, amo disegnare e ballare, un tempo ero molto brava in entrambi gli ambiti e ora dirò qualcosa che non ho mai svelato pubblicamente :-) Anni fa mi proposero di diventare insegnante di danza, avrei dovuto fare delle lezioni private e iniziare con i bambini, per poi specializzarmi con gli adulti, penso che una parte di me si pentirà sempre di non averci provato... purtroppo mi ha frenato la timidezza! In realtà non dovevo diventare editore ma psicologa, anzi per essere precisi una criminologa, ma per difficoltà economiche ho dovuto rinunciare a finire gli studi e mi sono laureata solo alla triennale. Ho tante passioni, forse un giorno riuscirò a coltivarle tutte come avrei voluto :-) Per ora ho poco e niente tempo libero, perché sono anche una zia molto impegnata.

Leggendo la tua biografia ho scoperto che hai iniziato a scrivere a 9 anni. Cosa ti ha portata a dire “da grande farò la scrittrice”? Hai mai avuto dubbi o la tentazione di deviare da  quella che sentivi essere la tua strada?

Credo di aver iniziato a scrivere da quando ho imparato a farlo, in realtà, con i temi a scuola (tant'è che a volte facevo anche i temi ai miei compagni... Ecco, se ora qualche maestra sta leggendo questa intervista, scoprirà che il voto che hanno preso in realtà toccava a me! Per fortuna prendevo quasi sempre A :-) ), ma a 9 anni scoprii il mondo della poesia e soprattutto che anche i bambini potevano pubblicare libri e iniziai a fare sul “serio”. Lessi le poesie di una bambina e mi emozionai così tanto che pensai “da grande vorrei essere come lei”! Dubbi non ne ho mai avuti, quando dicevo ai miei che avrei fatto qualcosa, l'ho sempre fatta, non importa quanti ostacoli ci potessero essere, con la testardaggine, la sicurezza in se stessi e la pazienza si può arrivare quasi ovunque :-) Ho sempre creduto fermamente che avrei fatto anche questo nella vita, dico anche perché in realtà ai tempi volevo fare ben 7 lavori... contando che faccio sempre tremila cose, non sono andata molto lontana dai miei sogni! :-)

Io non scrivo. Vivo le parole ed esse, attraverso di me, dicono le cose che taccio. (Prendimi l'anima - Argeta Brozi)Tweet: Io non scrivo. 
Vivo le parole ed esse, attraverso di me, dicono le cose che taccio. 
(Prendimi l'anima - Argeta Brozi)

Qual è la principale fonte di ispirazione per le tue storie e per i tuoi personaggi?

La vita, la quotidianità, i sogni, la musica, ciò che vedo attorno, la fantasia, i profumi, il silenzio, le stazioni dei treni. Ho sempre amato guardare la gente in attesa dell'arrivo dell'autobus o del treno (cosa che in passato succedeva praticamente ogni giorno!), studiavo le loro espressioni, i loro gesti e immaginavo i loro pensieri, le cose che avrebbero fatto, chi avrebbero incontrato, dove sarebbero andati. Le storie nascono in me in maniera naturale, nella mia testa ci sono migliaia di storie, peccato avere poco tempo per scriverle tutte...

Visti i tuoi numerosi impegni, quanto tempo riesci a ritagliarti per la scrittura? E che tipo di scrittrice sei? La metodica sempre ben organizzata o la creativa che ama improvvisare? 

Negli ultimi due anni davvero pochissimo! Mi ritaglio circa 2-3 ore alla settimana, ma a volte non riesco ad avere nemmeno questo tempo... Come scrittrice sono cambiata negli anni: prima scrivevo sempre di pancia, se non avevo l'ispirazione a mille nemmeno tiravo fuori il quaderno... Eh sì, fino a pochi anni fa scrivevo tutto a mano e poi ricopiavo a pc (Tentazioni è stato scritto così!), mentre ora, con mia sorpresa, il pc non frena la mia ispirazione e riesco a scrivere direttamente sulla tastiera, questa cosa mi fa risparmiare tanto tempo, anche perché una volta che ho in mente che cosa andare a scrivere, sono molto veloce a scrivere (non ho bisogno di guardare neppure i tasti e potrei scrivere anche al buio!).
Il lavoro di editore però ha cambiato il mio modo di scrivere: non riesco a scrivere solamente di pancia, sono diventata moooolto più critica con me stessa e se una cosa non mi convince sono pronta a rifarla anche tremila volte e non andare avanti finché non l'ho fatto; non riesco più ad aspettare di finire un testo per rimediare agli errori e alle incoerenze, ho bisogno di farlo subito, mentre sto scrivendo, sono diventata quindi anche più razionale, ma ho scoperto che da una parte questo nuovo metodo è più “salutare” per le mie storie. Infatti ho notato un miglioramento netto con i nuovi romanzi che sto scrivendo, penso che mi abbia aiutato molto il fatto di aver visto come occhio esterno molti emergenti e aver letto tantissimi libri, ma l'altra parte di me prova nostalgia per il passato: prima ero in grado di finire un romanzo in poco tempo (Tentazioni che consta di quasi 400 pagine è stato scritto in 57 giorni), ora è già tanto se ne finisco uno in un anno...
Sono sia metodica che creativa, nel senso che a volte, mentre sto scrivendo, mi faccio le sorprese da sola :-) escono fuori scene che non mi aspettavo, anche se avevo bene in mente tutti i passaggi che sarebbero dovuti avvenire e quindi poi devo essere metodica per cavarmela e uscire dalla situazione “scomoda” in cui mi sono messa!

Molti autori hanno dei riti che seguono prima di mettersi a scrivere o nelle pause. Quali sono i tuoi? 

Prima non avevo bisogno di fare nulla per scrivere, scrivevo e basta e potevo farlo in qualsiasi luogo, ora e situazione (alcune scene dei miei libri sono state scritte sul cellulare, sui banchi di scuola quando non avevo carta sotto mano!, sui fazzoletti di carta ecc.); ora invece riesco a scrivere solo di notte, possibilmente dopo mezzanotte e prima devo ascoltare musica che scelgo in base al capitolo che devo andare a scrivere (triste, divertente, malinconico ecc.). A volte continuo a scrivere con la musica alle orecchie, altre volte invece la ascolto prima e poi scrivo in silenzio. Non faccio pause, purtroppo per me il momento della pausa significa sempre mancanza di ispirazione, quindi quando scrivo procedo finché non esaurisco la mia vena creativa e, se è finita l'acqua che tengo accanto, non mi alzo nemmeno per andare a bere.

Il tuo romanzo "Tentazioni", pubblicato con Newton Compton, ha avuto e ha ancora un grandissimo successo. Pur essendo autoconclusivo, quando l’ho letto ho pensato che mi sarebbe piaciuto leggerne ancora, sapere qualcosa in più sui personaggi a distanza di tempo. So che finalmente stai scrivendo il seguito, puoi anticiparci qualcosa? 

Devo dire che quando anni fa terminai Tentazioni, la prima cosa che pensai è che i personaggi mi sarebbero mancati e mi dispiacque di averlo finito, ma non ho mai pensato a un possibile continuo, anche perché non sono una gran fan dei seguiti, soprattutto se non hanno una conclusione ma si interrompono a metà. Come te, sono stati in tantissimi i lettori a chiedermi un seguito e mi avete fatto venire voglia di scriverlo :-) (Grazie!) Ho già scritto oltre 200 pagine, ma per accontentare le richieste dei fan non mi fermerò se prima non avrò raggiunto almeno le 300 pagine, quindi ho ancora un poʼ di strada da fare, ma conto – nonostante il mio pochissimo tempo libero – di finirlo a “breve”... spero entro la fine di maggio!
Cosa vi potrei anticipare? Beʼ, intanto ci saranno gli stessi personaggi, sarà autoconclusivo anche questo e l'ho strutturato in un modo che sia di facile comprensione anche per chi non ha letto Tentazioni, anche se ovviamente è consigliata la lettura del primo, se non altro per capire la psicologia dei personaggi, vederne l'evoluzione e la crescita e comprendere meglio i sentimenti che li hanno portati ad agire in un determinato modo, ma non è necessaria.
L'amore è una malattia bellissima e io ti auguro di non guarire mai (Tentazioni - Argeta Brozi)Tweet: L'amore è una malattia bellissima e io ti auguro di non guarire mai (Tentazioni A. Brozi)
Avete presente la frase “tutto il male che fai, torna indietro triplicato”? Ecco, il seguito di Tentazioni – che al momento non ha un titolo sicuro perché lo deciderò alla fine – verte proprio su questo argomento... Ylenia nel primo libro si è divertita a distruggere le storie di tante persone, ma ora sarà lei quella che pagherà caro le conseguenze delle sue azioni... Il suo amore sarà messo a dura prova. I due volumi saranno a “specchio”: mentre Tentazioni parte ambientato a Roma per finire a New York, il seguito inizia da New York per finire a Roma. Ci saranno molti colpi di scena, quindi preparatevi a restare col fiato sospeso fino alla fine, ma a partire dalla prima pagina :-)
Il finale? Credo che lascerà spiazzati tanti di voi, ma forse a qualcuno farà sorridere e piacerà proprio per questo, com'è successo a me quando l'ho pensato...
Altro non posso svelare ma posso dirvi che il seguito è ancora meglio del primo e lo amo!

L'amore è la cura al mal di vivere, rende eterni gli attimi e piacevoli i difetti. (Seguito Tentazioni - Argeta Brozi)Tweet: L'amore è la cura al mal di vivere, rende eterni gli attimi e piacevoli i difetti. (Seguito Tentazioni - Argeta Brozi)


Nel 2011 hai fondato la Butterfly Edizioni. In un momento non roseo per l’economia e ancor meno per l’editoria, cosa ti ha spinta a dare vita a una tua CE?

Vorrei dire che quel giorno mi ero ubriacata e non sapevo che cosa facevo, purtroppo invece ero sobria e la pazzia momentanea è stata fatale :-) Semplicemente amo i libri da sempre, ho lavorato per tre anni per altri editori e sentivo di essere pronta per il “grande passo”, volevo dare il mio contributo e aiutare gli emergenti come me e così ho fatto! Diciamo pure che è stato lo sbaglio più grande della mia vita, ma che rifarei :-)

Nel panorama editoriale italiano come si inserisce la Butterfly Edizioni? Quali pensi siano i suoi punti di forza e quali i punti che senti di voler migliorare?

Nel 2011, quando aprii la casa editrice, eravamo quasi 10.000 editori, oggi – 2016 – siamo rimasti in circa 4500, quindi direi che già il farci ancora parte sia un grande risultato. Sono un piccolo-medio editore, credo nella qualità dei testi e pubblico pochissimi manoscritti all'anno, che seguo per tutta la durata contrattuale e promuovo anche in prima persona. Sono parecchio odiata perché a nessuno fa piacere vedere rifiutato il proprio romanzo, ma credo che questa mia scelta mi abbia permesso di non ingannare i lettori e ottenere la loro fiducia nel tempo: chi entra in Butterfly, difficilmente ne esce, i lettori si innamorano dei nostri libri e rimangono fedeli alle nostre pubblicazioni. Ho ampiamente dimostrato che i libri della Butterfly Edizioni possono diventare dei successi editoriali, al pari di editori più grandi, ma questo può avvenire solo in due casi: grazie a un testo ben scritto, e quindi a una storia emozionante, e grazie alla sinergia di editore e autore.
Il mio motto è: Da soli si va veloci, insieme si arriva lontano.


Hai presente il vento? Le persone sono così. Si spostano dove soffia di più, perché andare controcorrente è privilegio dei più coraggiosi. (Prendimi l'anima - Argeta Brozi)Tweet: Hai presente il vento? 
Le persone sono così. Si spostano dove soffia di più, perché andare controcorrente è privilegio dei più coraggiosi. (Prendimi l'anima - Argeta Brozi)

La Butterfly si rivolge prevalentemente ad autori esordienti o emergenti. Cosa offre in più rispetto ad altre case editrici? Perché un autore dovrebbe rivolgersi alla tua Casa Editrice e inviarti un suo manoscritto?

Perché siamo onesti a partire dall'opinione che abbiamo di un testo, non facciamo complimenti a caso per convincervi a pubblicare con noi e poi fare i furbi, chi ci colpisce viene seguito passo passo dalla pubblicazione alla promozione... basta guardarsi intorno per capire quanto sia carente la parte della pubblicità: gli editori piccoli non pubblicizzano mai, lasciando tutto nelle mani dell'autore, gli editori grandi pubblicizzano solo qualche autore, per lo più noto o su chi vogliono puntare, lasciando tutti gli altri allo sbaraglio. Noi seguiamo tutti, questo perché chi entra in Butterfly ha lo stesso valore degli altri prima di lui o di quelli che verranno dopo. È ovvio che se vediamo disinteresse da parte dell'autore stesso, anche noi preferiamo dare visibilità a quelli che si danno da fare e amano ciò che fanno, non si può essere scrittori senza pensare di metterci anche del proprio per farsi conoscere. Se questo vi sembra troppo poco per inviarci il vostro manoscritto, vi consiglio di provare gli altri editori e poi noi :-) Meglio provare sulla propria pelle le differenze!

Quanto pensi sia importante la promozione per un autore emergente? Cosa fanno Argeta e Butterfly in merito a questo aspetto?

La promozione è tutto. Se non c'è la promozione, un libro è destinato a morire. Per fare una buona e valida promozione ci deve essere un lavoro di squadra, ma soprattutto non si può pensare di effettuare la stessa pubblicità per tutti i libri: la promozione deve essere studiata su “misura” per genere e libro. Non deve e non può essere solo l'editore a farla, altrimenti perderebbe valore, sembra assurdo ma è così. Il mercato è in continua evoluzione, i social network hanno avvicinato molto i lettori agli scrittori, che ora hanno la possibilità di seguirli, conoscerli... se uno scrittore non è “attivo”, i lettori si dimenticano presto di lui. Adesso il lettore ha bisogno di sentirsi “amico” dell'autore, vuole conoscerlo, parlare con lui, sapere come evolve il libro che sta scrivendo ecc. Se uno scrittore non si mette in prima persona a permettere tutto ciò perde un buon 50% di possibilità di farsi conoscere, perché un lettore dovrebbe comprare il libro di un emergente che non parla mai del suo libro, che quasi si vergogna di ciò che ha scritto? Io sono una lettrice forte, eppure posso confessarti che quando vedo uno scrittore che non ne parla mai, penso che sia perché non ci crede nemmeno lui e che quindi in fondo non è così bello... E allora meglio concentrarsi su altri libri, no? Vorrei inoltre sottolineare un aspetto molto importante che spesso gli emergenti si dimenticano: anche i grandi scrittori si pubblicizzano! Ci sono molti metodi per pubblicizzarsi anche senza per forza dover sempre mettere il link di acquisto del proprio libro... molti grandi autori italiani ad esempio mettono delle frasi virali e lo fanno quotidianamente, non pubblicizzano in modo diretto il loro libro, ma una frase virale viaggia parecchio e se viaggia col tuo nome diventa pubblicità. Come questo, ci sono altri metodi. Bisogna essere umili e non sedersi sugli allori, scrivere un libro è “facile”, farlo conoscere è difficile!
Cosa fa la Butterfly Edizioni a riguardo? Promuove i suoi libri con tutti i metodi che conosce, ma insegna anche ai propri autori come farlo autonomamente.

Prima di salutarci, facciamo come a scuola: domanda e risposta a piacere. Cosa non ti chiedono mai nelle interviste (o quasi mai) e vorresti invece che ti chiedessero?

Domanda: Sei una Supereroina?
Risposta: Credo proprio di sì :D Mi sento come la protagonista di “Ma come fa a fare tutto?” :D


Sì, Argeta è una Supereroina, posso confermarlo! Sfreccia fra mille impegni, sempre con il sorriso e con una disponibilità incredibili ed è difficile non ammirare la professionista Argeta, ma prima ancora la donna Argeta, per le sue qualità umane.

Ringrazio di cuore Argeta per la piacevole compagnia, spero vi siate divertiti insieme a noi, io confesso che mi sono divertita tantissimo e approfitto di questa intervista per invitarla ancora qui da noi in occasione dell'uscita del suo prossimo libro che in tanti attendiamo con impazienza!

Adesso però noi continuiamo con un po' di chiacchiere fra donne in privato, abbiamo i pasticcini da finire e un altro caffè è quasi pronto ;-) .

A presto!

Elisabetta Barbara De Sanctis